I nostri standard
I nostri standard
La sostenibilità, per quanto riguarda la produzione tessile, è una questione che influisce su tutti noi. Dopo tutto, si riferisce a ciò che indossiamo sui nostri corpi quotidianamente. Sia che si tratti di jeans, di giacche funzionali, o di zaini per le attività di hiking, ciclismo o sciistiche, il processo di fabbricazione è complesso e può avere un impatto notevole sulle persone e sulla natura. Vogliamo quindi essere in grado di minimizzare tale impatto. Per questo motivo, siamo sempre alla ricerca di modalità che ci permettano di ottimizzare il consumo durante ciascuna fase della catena di produzione, a partire dalle materie prime, fino al prodotto finito.
Questo obiettivo coinvolge la quantità, il tipo, e la qualità dei materiali utilizzati, e si riferisce in ugual misura al consumo di energia e acqua, alla gestione delle sostanze chimiche, all'inquinamento da rumore, ai rifiuti generati, e alla sicurezza occupazionale. Nell'ambito degli sforzi volti a minimizzare l'impatto dei nostri processi di fabbricazione sull'ambiente, abbiamo applicato lo standard bluesign® fin dal 2008. Si tratta di un approccio coerente, perfettamente conforme alla nostra strategia di Responsabilità a 360°.
A differenza della maggior parte delle etichette ecologiche, il sistema bluesign® non si limita a controllare il prodotto finale alla ricerca di sostanze pericolose o residui chimici, si concentra invece sull'esame dei processi di produzione per tutti i componenti individuali lungo l'intera catena di approvvigionamento, e sottopone i tessuti che vengono utilizzati per gli zaini e per i sacchi a pelo attraverso rigorosi controlli della conformità. La stessa regola si applica all'impatto che i processi di produzione hanno sulle persone e sull'ambiente.
Utilizzando i "criteri bluesign®", i processi di produzione, e il modo in cui i componenti vengono fabbricati, sono ispezionati e resi più sostenibili. Gli articoli ricevono quindi lo stato di "approvato da bluesign®". In ultima analisi, nel momento in cui ciascuna fase della catena di approvvigionamento utilizza materiali e prassi di produzione sostenibili, il prodotto viene quindi dichiarato un "prodotto bluesign®". Questi prodotti realizzati in modo sostenibile contengono un minimo del 90% di tessuti "approvati da bluesign®", e del 30% di parti delle componenti "approvate da bluesign®". Il nostro traguardo è arrivare al 100% di componenti approvati da bluesign®, per poter fornire i più elevati standard in materia di sicurezza e garantire il più possibile la riduzione delle sostanze dannose.
La fabbricazione di prodotti tessili implica l'utilizzo di moltissime sostanze chimiche. Vengono utilizzate per aggiungere colore o prestazioni impermeabili, ad esempio. Secondo bluesign®, oltre 1000 sostanze chimiche vengono impiegate nel corso del processo. Di queste, oltre 900 sono sostanze chimiche pericolose, che devono essere attentamente gestite. In aggiunta ai problemi di sicurezza occupazionale, anche il modo in cui le acque reflue vengono elaborate o limitate è una questione importante. Quindi, i chimici e gli ingegneri di bluesign® hanno redatto un Elenco di sostanze limitate (RSL, Restricted Substances List). La lista contiene oltre 800 sostanze vietate, e viene aggiornata annualmente e messa a disposizione del pubblico che può esaminarla. Le sostanze chimiche incluse nell'elenco non possono essere utilizzate per la produzione. Lo standard bluesign® aiuta anche a ridurre la quantità di risorse usate nel corso della produzione tessile. Secondo le statistiche proprie di bluesign® (Fonte: https://www.bluesign.com/en/business/our-story), il sistema implementato dallo standard porta a una riduzione del consumo dell'acqua del -50%, dell'energia a fino il -30%, e delle sostanze chimiche a fino il -15%.
Non è facile muoversi nella giungla delle etichette ecologiche disponibili ora sul mercato. Abbiamo attentamente selezionato la serie di standard più rigorosa, quella che adotta l'approccio più completo e olistico, che è un aspetto fondamentale del nostro lavoro. bluesign® si impegna assolutamente per rendere i metodi di produzione dei tessuti e dei materiali tessili più sostenibili. Consideriamo la nostra collaborazione con bluesign® un elemento essenziale per combattere lo sfruttamento eccessivo delle persone e della natura.
Poiché abbiamo una grande passione per la natura, e ci impegniamo ad acquistare soltanto attrezzature realizzate in modo sostenibile, in relazione ai nostri prodotti bluesign®, puoi essere certo di quanto segue:
- le sostanze dannose sono limitate nell'intera catena di approvvigionamento
- gli articoli non sono realizzati utilizzando sostanze nocive per l'ambiente
- gli articoli non sono pericolosi per la salute degli esseri umani
- i controlli e i limiti sono stati implementati per quanto riguarda l'uso delle sostanze chimiche
Si tratta di un traguardo che tutti noi vogliamo raggiungere: rendere il mondo un luogo migliore e più equo.
Non sarebbe bello sapere che a ogni persona coinvolta nella produzione di uno zaino o di un sacco a pelo deuter è stato corrisposto un salario sufficiente per vivere?
Non sarebbe bello sapere che importanti standard sociali sono stati rispettati nella fase di produzione del tuo nuovo sacco a pelo deuter?
I consumatori esigono sempre più (e si tratta di una pretesa giusta) che eque condizioni di lavoro vengano garantite nel corso della fabbricazione e del commercio delle merci, sia che si tratti di attrezzature sportive che di muesli per la colazione. A deuter, sappiamo che dobbiamo agire. Quindi, per garantire che i nostri sforzi non siano diluiti, come avviene con le azioni singole, abbiamo deciso di collaborare con altri. deuter è un membro della Fair Wear Foundation (Fondazione per l'abbigliamento equo) fin dal 2013. Insieme abbiamo l'obiettivo di promuovere condizioni di fabbricazione giuste, da un punto di vista sociale, ecologiche, e sostenibili.
Il nostro coinvolgimento con la FWF rappresenta un elemento chiave della nostra strategia "Insieme per la responsabilità a 360°". Si tratta di un'iniziativa che coinvolge molte parti interessate, che collaborano con aziende e fabbriche per migliorare le condizioni di lavoro nelle strutture tessili e di realizzazione di abbigliamento, in particolare sul posto nei Paesi in cui ha luogo la produzione. L'implementazione delle pratiche e i programmi vengono regolarmente valutati sia dai rappresentanti di deuter che da esperti indipendenti. L'appartenenza alla FWF permette di usufruire anche delle efficienze di un gruppo di molteplici parti interessate, infatti altre società membro spesso utilizzano gli stessi siti di produzione o strutture presenti nel medesimo Paese; ciò vuol dire che alcuni sforzi, volti a ottimizzare i processi, possono essere compiuti in modo più efficiente e senza richiedere troppo tempo.
“Per creare un cambiamento nell'intero settore, abbiamo bisogno di coinvolgere tutti gli attori".
Attraverso questa dichiarazione essenziale, deuter e 130 altri marchi di 10 Paesi europei si sono uniti come membri della Fair Wear Foundation. Abbiamo raccolto tutte le nostre risorse e insieme ci impegniamo a osservare il Codice delle pratiche lavorative, allo scopo di creare attività commerciali e strutture di produzione eque. La maggior parte del lavoro di Fair Wear si concentra su undici Paesi prioritari: Bangladesh, Bulgaria, Cina, India, Indonesia, Macedonia Settentrionale, Myanmar, Romania, Tunisia, Turchia, e Vietnam. Se grandi e importanti produttori danno il buon esempio, allora anche i partner di produzione sono spinti ad agire in modo socialmente responsabile.
Come membri della FWF, documentiamo tutte le attività che riguardano la nostra responsabilità sociale aziendale annualmente. La Fair Wear Foundation valuta quindi il nostro operato e fornisce suggerimenti su come migliorare. Il nostro impegno nei confronti del lavoro equo, presso i siti di produzione dei nostri fornitori, è stato riconosciuto fin dall'inizio della nostra iscrizione all'organizzazione nel 2011. Nel 2013, e ogni anno successivo, abbiamo ricevuto il loro prestigioso premio "Stato di leader". Nel 2015, ci è stato anche aggiudicato il "Premio per la migliore pratica", in riconoscimento delle nostre pratiche di acquisto responsabili.
Noi evitiamo di cambiare frequentemente i fornitori. Concentriamo i nostri sforzi su due vecchi partner di produzione. Abbiamo anche limitato il numero di subappaltatori che questi utilizzano. Il rapporto che abbiamo instaurato con questi due partner dura da due decenni. Eseguiamo regolarmente verifiche con i nostri fornitori, allo scopo di garantire che gli standard siano rispettati, e per scoprire in che modo possiamo ancora migliorare. Abbiamo concordato che anche i subappaltatori debbano implementare condizioni di lavoro uguali a quelle dei nostri due fornitori principali. Gli individui che lavorano presso queste fabbriche possono anche avere accesso alla Hotline dei reclami FWF. Questa procedura promuove la fiducia e l'affidabilità reciproche. "Abbiamo preso questa decisione molti anni fa, cioè che le partnership a lungo termine rappresentano il modo di agire più opportuno", afferma Robert Schieferle, A.D. di deuter. Quindi, rendiamo il futuro equo per tutti!
Per informazioni dettagliate sulla Fair Wear Foundation e sulle misure che abbiamo adottato, consulta il nostro ultimo Report sociale e il sito web della Fair Wear Foundation.
Come abbiamo ridotto il lavoro straordinario
UNA SQUADRA VINCENTE
deuter è il marchio di zaini più famoso della Germania. Noi abbiamo stabilito i valori di riferimento, per quanto riguarda gli standard che ci aspettiamo dai nostri zaini e dai nostri sacchi a pelo. Certamente non finisce lì.
Vogliamo realizzare le attrezzature per le attività all'aperto in modo sostenibile, rispettoso dell'ambiente, e sulla base di eque condizioni. In ogni caso, riteniamo che la produzione e le catene di approvvigionamento socialmente responsabili siano importanti in ugual misura. La formulazione di alcune regole per i nostri siti di produzione non è sufficiente. Altri fornitori, come nel caso delle strutture di filatura, tinteggiatura, e tessitura, sono parte delle ampie catene di approvvigionamento che partecipano alla realizzazione dei nostri prodotti. Quando più parti sono coinvolte, diventa più difficile monitorare la conformità agli standard ambientali e sociali. Il mondo è un luogo complesso, e come singolo marchio, è difficile garantire la trasparenza. Per questo motivo, stiamo collaborando con altri partner di produzione e con società appartenenti alla Partnership per i tessuti sostenibili, cioè all'Alleanza tessile. La collaborazione ci aiuta a ridurre la complessità dell'intero processo e garantisce una maggiore trasparenza.
In che modo vengono affrontate le sfide più importanti? Collaboriamo con altri membri per condividere competenze, strategie, e idee. Lavorando tutti insieme, possiamo ottenere molto di più di quello che un'unica azienda può ottenere singolarmente. Questi principi sono alla base dell'Alleanza tessile, composta da 86 aziende e da 14 associazioni commerciali, che sono i membri principali. L'associazione è stata creata dal governo tedesco nel 2014, in risposta alla catastrofe della fabbrica Rana Plaza in Bangladesh.
Sia gli attori principali che le imprese di dimensioni medie sono coinvolti; Adidas e Aldi, H&M, così come deuter e Schöffel, fornitori di attrezzature per le attività all'aperto, sono coinvolti. Appartengono all'alleanza anche 20 organizzazioni non governative, come il WWF o FEMNET E.V., sindacati dei lavoratori, come DGB e IG Metall, e rappresentanti del governo tedesco.
L'obiettivo dell'organizzazione è migliorare, in tutto il mondo, le condizioni sociali e ambientali nel settore della produzione tessile. Tutte le misure sono concepite in modo che le organizzazioni membro si assumano la responsabilità di agire in prima persona. L'approccio è completo ed è conforme alla nostra strategia "Insieme per la responsabilità a 360°". Il nostro motto "Più forti insieme", non si applica soltanto all'Alleanza tessile. L'alleanza collabora con l'organizzazione internazionale, composta da molte parti interessate,
Fair Wear Foundation, nella quale anche noi svolgiamo un ruolo attivo.
L'Alleanza tessile desidera fare la differenza. Per questo motivo l', le sue attività sono diversificate. La gestione dei problemi ambientali, la garanzia di salari sufficienti per vivere, e lotta alla corruzione, sono tutti argomenti di cui le organizzazioni membro si occupano. L'alleanza si concentra su 11 aree:
- Libertà di associazione e di trattative collettive per i salari
- Discriminazione, molestie sessuali, e violenza basata sul genere
- Salute e sicurezza
- Salari e previdenza integrativa
- Orario lavorativo
- Manodopera infantile e manodopera forzata
- Lotta alla corruzione
- Acque reflue e uso di sostanze chimiche
- Protezione ambientale e utilizzo delle risorse
- Emissioni che provocano l'effetto serra
- Benessere degli animali (compresi gli allevamenti di pecore)
Proprio come avviene con tutte le altre organizzazioni membro, stiliamo un report ogni due anni. Questo report esamina criticamente le condizioni socio-ambientali, così come i rischi di violazioni della conformità. L'Alleanza tessile rappresenta una maniera efficace di prevenire l'apatia. Richiede che le organizzazioni membro analizzino le proprie condizioni di produzione in modo aperto e onesto. Il nuovo processo di revisione garantisce inoltre che ciascuna organizzazione svolga una due diligence, e possa dimostrare un processo di gestione dei rischi sofisticato. Tutte le condizioni di conformità per l'Alleanza tessile creano una base perfetta per il processo di certificazione del Bottone verde e per la Legge sulla catena di fornitura tedesca. Allo stesso tempo, l'Alleanza tessile offre supporto e concetti sicuri e comprovati. Maggiore è il numero di organizzazioni che si uniscono all'Alleanza tessile, più efficaci saranno le misure adottate.
Cosa proveresti se qualcuno ti strappasse i capelli dalla testa, senza somministrarti alcun anestetico? Certamente staresti malissimo. Quindi, è comprensibile la ragione per la quale è vietato in Europa spennare ("raccogliere le piume") gli uccelli vivi, fin dal 1999. Ma abbiamo davvero bisogno di uno standard speciale che regoli il modo in cui le oche e le anatre entrano nei sacchi a pelo? Sì, ne abbiamo bisogno. Proprio come avviene nella produzione di carne, le leggi esistenti forniscono una determinata struttura, ma contengono ancora alcune scappatoie che causano sofferenze agli animali, perfino se questi non vengono spennati vivi. Per questo motivo, stiamo utilizzando le piume che rispettano lo Standard per le piume responsabili per i nostri sacchi a pelo, fin dal 2015.
Lo Standard per le piume responsabili (RDS, Responsible Down Standard) monitora e garantisce che il piumaggio e le piume provengono da animali che non hanno sofferto inutilmente. La pratica secondo la quale gli animali vengono spennati vivi e alimentati forzatamente, per la produzione di piume, può provocare gravi danni agli animali. Lo standard offre a te e a noi la certezza che l'intera produzione e catena di approvvigionamento siano tracciabili, a partire dai pulcini, fino al piumaggio pulito, fino al sacco a pelo completato. Soltanto se il benessere degli animali viene rispettato in tutte le fasi, il sacco a pelo soddisfa le specifiche del certificato RDS. Per questa ragione, collaboriamo soltanto con fornitori di materiale dotato di certificazione RDS che, a loro volta, utilizzano soltanto piumaggio certificato. Puoi riconoscere tali fornitori tramite il logo "Standard per le piume responsabili". Anche i prodotti deuter finali, contenenti questo certificato sul piumaggio, possono essere riconosciuti tramite il logo "Benessere degli animali certificato"
A prescindere dal divieto di spennare dal vivo e alimentare forzatamente gli animali, l'RDS contiene una serie di provvedimenti sul benessere degli animali. Questi includono:
- Alimentazione sufficiente, senza che gli animali debbano competere l'uno con l'altro
- Nessun uso di ormoni della crescita
- Esclusione, se possibile, di mangimi modificati geneticamente
- Sufficiente acqua potabile pulita
- Regole chiare sull'igiene e i requisiti di spazio per l'alloggio degli animali, così come sufficiente spazio all'aperto
Le piume contenute nei nostri sacchi a pelo provengono dalla Cina settentrionale, da anitre bianche adulte che circolano liberamente. Queste anatre vengono allevate per il settore dell'alimentazione. Le loro piume sono un sotto-prodotto della produzione di carne. Viene quindi evitata la procedura di spennare gli animali vivi. Anche l'alimentazione forzata viene evitata, infatti il foie gras si ottiene dalle oche grigie e, oltretutto, non esiste alcuna domanda per questo prodotto in Cina. Tutti i criteri RDS e la tracciabilità della catena di approvvigionamento vengono verificati, senza alcun annuncio anticipato, da organismi di certificazione indipendenti.
Il piumino è un miracolo della natura e, probabilmente, offre la migliore protezione contro il freddo. Le piume provengono dalle oche o dalle anatre. Le piume vaporose e lanuginose agiscono come un grande cuscino ad aria, e quindi isolano meglio delle fibre sintetiche. Grazie alla sua elevata elasticità, il piumino riprende rapidamente la sua forma originale, perfino se è stato compresso nella fodera del sacco a pelo. Inoltre, il piumino è estremamente leggero e può assorbire moltissima umidità. Comunque, se il piumino si bagna veramente, perde la sua vaporosità, come avviene quando un morbido strato di neve polverosa improvvisamente precipita nella pioggia. Le piume delle oche e di edredone forniscono il migliore calore.
Leggi qui alcune informazioni su come conservare le prestazioni di isolamento del tuo sacco a pelo in piuma il più a lungo possibile:
Tutti i nostri sacchi a pelo in piume sono conformi allo standard RDS. Sono riempiti con piumino certificato al 100%. Questi sacco a pelo leggeri e altamente isolanti soddisfano anche lo standard bluesign®, e sono trattati con una finitura idrorepellente durevole e priva di PFC. Vengono prodotti in base a condizioni di lavoro eque, con il minimo impatto possibile sull'ambiente. Puoi quindi goderti una bella notte di sonno con la coscienza pulita.
Il Bottone verde per i prodotti verdi
Il benessere del pianeta e dei suoi abitanti è importante per noi. Per questo vogliamo assumerci la nostra responsabilità e realizzare i nostri prodotti nel modo più ecologicamente e socialmente sostenibile possibile. Abbiamo già messo in atto una serie di misure per garantire che le nostre condizioni di produzione siano il più possibile rispettose dell'ambiente. Ma c'è sempre spazio per i miglioramenti. Per questo abbiamo deciso di far certificare sia la nostra azienda che i nostri prodotti con il marchio "Green Button" nel 2021. Il Green Button è il primo marchio controllato dallo Stato per i tessuti prodotti in modo sostenibile. È stato creato dal Ministero tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico. Serve come punto di riferimento per tutti gli standard. Poiché agiamo a livello globale nell'ambito della nostra visione "Together for 360°-Responsibility" e soddisfiamo i severi requisiti di standard quali bluesign®, Fair Wear Foundation, Textilbündnis e Responsible Down in materia di responsabilità aziendale, innocuità ecologica e condizioni di lavoro eque, ci posizioniamo come marchio che agisce in modo sostenibile e siamo riusciti a soddisfare i criteri del Green Button.
Per poter esporre il sigillo, i nostri prodotti devono essere fabbricati nel rispetto di rigorosi standard ambientali e sociali. L'organizzazione Bottone verde esegue verifiche delle società, in merito alla loro due diligence e ai loro prodotti, controllando come vengono fabbricati, per quanto riguarda l'uso di sostanze chimiche, l'impatto ambientale, e le condizioni di lavoro. Quando un prodotto presenta il logo del Bottone verde, i consumatori possono essere certi che stanno acquistando materiali tessili sostenibili. Anche se l'iniziativa è stata primariamente implementata in Germania, si tratta di una partnership globale basata su standard europei e internazionali. Anche le aziende non tedesche possono fare richiesta, per ottenere la verifica dei propri prodotti e della propria produzione allo scopo di acquisire la certificazione. Revisori indipendenti effettuano il monitoraggio della conformità in base a 46 standard e criteri. L'organizzazione del Bottone verde collabora anche con la Partnership per i tessuti sostenibili (Bündnis für nachhaltige Textilien abbreviata in Textilbündnis).
I prodotti tessili Bottone verde devono soddisfare, o superare, 46 standard sociali e ambientali. Gli standard sociali includono il pagamento di salari minimi, l'adesione a orari di lavoro chiaramente definiti, il pagamento dei tempi di lavoro straordinari, e il divieto di utilizzare lavoro infantile e forzato. Gli standard ambientali includono il divieto di utilizzo di agenti ammorbidenti e di altre sostanze chimiche pericolose, oltre ad alcuni limiti di inquinamento per le acque reflue generate durante il processo di fabbricazione. La verifica riguarda anche altri 20 criteri, come i seguenti: è disponibile un meccanismo di reclamo a livello locale per i lavoratori che si occupano della cucitura? Vengono intraprese azioni efficaci per evitare i potenziali impatti negativi? Vengono identificati rischi sociali ed economici nella catena di approvvigionamento? Ci siamo uniti all'organizzazione Bottone verde perché siamo convinti che "È buona per le persone e per l'ambiente". Miriamo a proteggere le persone e l'ambiente lungo l'intera catena di approvvigionamento, a partire dall'estrazione delle risorse, fino allo zaino o al sacco a pelo finiti.
Trova altre informazioni dettagliate sugli standard del Bottone verde qui.
Le nostre misure per rispettare elevati standard ambientali e condizioni di produzione eque sono state premiate. Nell'agosto 2021 abbiamo ottenuto la certificazione ufficiale e abbiamo potuto utilizzare il marchio riconosciuto a livello mondiale. Ma nulla dura per sempre. Il pulsante verde è stato sviluppato anche con l'aiuto di un comitato consultivo indipendente e si è evoluto grazie al prezioso feedback delle parti interessate. Il risultato è la versione 2.0 dello standard Green Button, che stabilisce nuovi requisiti per i processi di due diligence dell'azienda e le condizioni di idoneità del prodotto, nonché i processi e i requisiti per il riconoscimento del marchio da parte dei membri. I requisiti del marchio per i processi di fabbricazione dei prodotti si applicano ora non solo ai processi di trattamento dei capi e dei tessuti, ma anche alle materie prime. Inoltre, i prodotti sono realizzati esclusivamente con fibre e materiali approvati.
Dopo aver superato un'altra rigorosa revisione, abbiamo ottenuto la certificazione ufficiale per gli standard Green Button 2.0 dal settembre 2023.
OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE GLOBALI per lo Sviluppo sostenibile
Nel 2015, gli stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato l'Agenda del 2030, che rappresenta una roadmap completa verso un mondo pacifico, sostenibile, e prosperoso per tutti noi. Alla base dell'Agenda si trovano 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG, Sustainable Development Goal). Gli obiettivi evidenziano procedure specifiche mirate a cancellare la povertà, migliorare la salute, favorire l'istruzione, e garantire l'uguaglianza di genere, attraverso la crescita economica, combattendo, nel contempo, il cambiamento climatico, e prestando attenzione agli oceani e alle foreste.
Il rispetto dell'Agenda è volontario, infatti i traguardi e le misure non sono legalmente vincolanti. Nel momento in cui firmano l'accordo, le parti interessate dichiarano di avere l'intenzione di mettere in pratica gli obiettivi in modo collaborativo. Comporta una grande sfida per i Paesi, infatti questi non hanno alcun potere di negoziazione reale, ad eccezione di appellarsi a un senso di responsabilità sociale. Comunque, moltissime attività commerciali hanno già svolto il loro ruolo all'interno delle società, e hanno adottato gli SDG nella propria azienda. Il principio in vigore è il seguente: ciò che non può essere realizzato autonomamente, può essere realizzato con altri.
A deuter, anche noi ci consideriamo parte di una comunità globale, e vogliamo prenderci le nostre responsabilità. La promessa deuter formula un'agenda CSR trasparente, e standard di sostenibilità che riguardano il modo in cui svolgiamo quotidianamente ciascuna delle nostre attività commerciali. La roadmap SDG ci aiuta a fare questo. Di conseguenza, siamo in grado di implementare programmi di sostenibilità strutturati, nell'ambito della nostra catena di approvvigionamento. Le conseguenti aree attuabili sono definite con parole chiare, sono ottenibili, quantificabili, e vincolanti.
Ma da dove cominciare? Si tratta di qualcosa che ci siamo chiesti molto tempo fa. E abbiamo capito che bisogna cominciare con la nostra propria attività commerciale. Abbiamo anche capito che abbiamo bisogno di partner, in possesso delle competenze e delle qualifiche di cui noi non disponiamo. Abbiamo bisogno di ulteriori risorse e di collaboratori ben addestrati, muniti dell'esperienza che ci serve per andare avanti con il nostro CSR, e per permettere a tutti noi di svolgere le azioni. Infatti, la sostenibilità non è soltanto una visione aziendale, si tratta di una filosofia che guida tutte le nostre azioni quotidiane. È profondamente incorporata in ciascun collaboratore e si riflette in tutti noi. Di conseguenza, abbiamo iniziato a esaminare più da vicino tutto ciò che stiamo facendo e a individuare aree attuabili, simili agli SDG. Tra queste citiamo l'autovalutazione, lo sviluppo di piani d'azione, e la formulazione di obiettivi chiari, che vogliamo raggiungere entro il 2025.
Gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile spiegati dettagliatamente.
L'Agenda del 2030 predispone 17 obiettivi globali e 169 target, in relazione a una vasta gamma di questioni, per permettere alle persone di vivere vite decenti, e per garantire che il pianeta possa continuare a sostenere tutte le sue forme di vita. Gli SDG, che governano le aree attuabili di cui vogliamo occuparci, sono elencati dettagliatamente di seguito. Abbiamo utilizzato il lessico e le dichiarazioni del governo tedesco, del Dipartimento degli Affari Sociali ed Economici delle Nazioni Unite, e dell'Associazione della Germania per la Sostenibilità.*
I PFAS (composti di perfluorurato e polifluorurato) sono un gruppo di sostanze chimiche dannose per l'ambiente e per la nostra salute. Queste sostanze chimiche si trovano in una vasta gamma di articoli quotidiani, come gli utensili da cucina, le scatole della pizza, la carta, e anche i materiali tessili, come le giacchette antipioggia. Dopo che il PFAS viene rilasciato nell'ambiente, si disperde ampiamente. Gli scienziati hanno trovato tracce di PFAS nell'acqua potabile, nell'aria, nel sangue, negli orsi polari, e nel latte materno. Alcuni PFAS possono anche avere effetti dannosi sulla riproduzione e provocare il cancro. I fluorocarburi pericolosi si degradano con la massima lentezza - oltre varie centinaia di anni - oppure non si degradano affatto.
I PFAS vengono utilizzati a causa delle loro capacità di allontanare l'acqua, lo sporco, e il grasso; compaiono quindi nelle membrane respirabili. I PFAS sono particolarmente popolari nel commercio di articoli per le attività all'aperto, come modo di impermeabilizzare i tessuti. Senza un rivestimento idrorepellente, i tessuti assorbirebbero l'acqua, divenendo pesanti e bagnati.
deuter si è impegnata per la realizzazione di tutti i suoi prodotti privi di fluorocarburi (PFAS) pericolosi per gli esseri umani e per il pianeta, ma senza compromettere la funzionalità. Questa promessa rappresenta un enorme sfida per deuter. Ormai da molto tempo, non è stata individuata alcuna alternativa simile a queste sostanze chimiche pericolose. Soltanto quando Greenpeace ha lanciato la sua campagna "Detox My Fashion" (Disintossica la mia moda) nel 2012 che i fornitori e il settore delle sostanze chimiche, come unico organismo, hanno iniziato a lavorare alla ricerca di modi alternativi ed eco-compatibili di produrre tessuti impermeabili.
servizio di riparazione deuter
È MEGLIO RIPARARE CHE GETTARE VIA
La durabilità a lungo termine è estremamente importante per i nostri prodotti, infatti vogliamo che tu gradisca i tuoi articoli preferiti il più a lungo possibile. Estendendo il ciclo di vita del tuo prodotto deuter, contribuiamo anche alla conservazione delle risorse. Infatti riparare è meglio che gettare via. Questa è una tradizione di deuter: i nostri esperti qualificati eseguono riparazioni sul posto presso deuter da 125 anni.